giovedì 7 giugno 2007

ANDO, Tadao (Osaka 1941)

Tadao Ando, è nato ad Osaka nel 1941.
Nella sua formazione architettonica avvenuta fra il 1962 e il 1969, hanno influito le culture e le suggestioni raccolte durante i numerosi viaggi fatti in quegli anni. Ando è un architetto autodidatta, almeno apparentemente, tuttavia la particolarità formativa, lo differenzia dagli altri progettisti giapponesi contemporanei per lo spessore culturale non legato a facili accademisti e formalismi.
I primi progetti risalgono agli inizi degli anni ’70, e riguardano numerose case uni familiari. In particolare è la realizzazione di Casa Azuma che attira l’attenzione dei critici più accorti e grazie alla quale, nel 1979 gli è assegnato il Premio annuale dell’istituto d’architettura giapponese. In seguito le realizzazioni s’intensificano e gli edifici sono spesso pubblici. Gli anni ’80 sono caratterizzati dalla progettazione e costruzione di alcune cappelle come quella sul monte Rokko, premiata nel 1986 dal ministero della cultura giapponese, e la cappella sull’acqua a Hokkaido, premiata con l’Isoya Yoshida Award nel 1988. Gli anni ’90, lo vedono protagonista dell’Expo di Siviglia e attivo nella partecipazione a importanti concorsi internazionali e di numerose realizzazioni sia in Giappone sia all’estero, ma la realizzazione più importante in questo periodo è il Museo della Cultura Himej.
Tadao Ando rigetta il consumismo rampante dell’architettura contemporanea soprattutto nipponica, e risponde con sensibilità critica al caotico ambiente urbano. L'architettura di Tadao Ando rifiuta ogni moda che conduce all’uso di materiali e forme tipiche del materialismo e dell’edonismo odierno, imponendo un rigoroso minimalismo architettonico.
In opposizione con l’architettura tradizionale giapponese, Ando crea spazi stretti ma non chiusi, ambienti flessibili spesso delimitati da cortine mobili, interni protetti da muri esterni che servono da deflettori per il brusio della città. L’architettura di Tadao Ando è radicale e per questo motivo innovativa, le geometrie sono semplici ma capaci di creare suggestioni all’osservatore. Se hanno un debito nei confronti della tradizione giapponese, si nota nella serenità e nella pulizia di forme.
Nel corso della sua carriera Tadao Ando ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti per l'attività d’architetto. I più importanti arrivati alla fine di realizzazioni di notevole impatto architettonico, ma senza dubbio è il Prizker Prize assegnatogli nel 1995 che identifica meglio tutta la carriera di Tadao Ando.

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